LESIGNANO: IL SENSO E LA STORIA RACCONTATI DALLE IMMAGINI DEL FOTOGRAFO ZIBANA
Il «mistero» dei murales di Orgosolo
Mesina, originario del paese sardo: «Dietro c'è una grande voglia di ribellione e libertà ..
La rassegna delle mostre in biblioteca a cura dei cittadini di Lesignano si è aperta, quest'anno, con uno sguardo alla Sardegna: più precisamente a Orgosolo, paese «ribelle» per nascita divenuto un simbolo, attraverso i suoi numerosi murales, di una ribellione come attenzione verso le problematiche storiche e sociali del mondo intero.
Spiegare la realtà raccontata dai murales di Orgosolo, paese sardo nel centro della Barbagia, è l'obiettivo di Tiziano Zibana, cittadino di Lesignano appassionato di fotografia e molto attivo nell'associazionismo lesignanese: fino al 25 novembre, all'interno della biblioteca comunale "Daniela Mazza" di Lesignano si potranno ammirare gli scatti che rendono i muri dei borghi, delle strade e dei parcheggi di Orgosolo un'affascinante esposizione artistica a cielo aperto. Le foto, ha spiegato Zibana all'inaugurazione, sono state realizzate durante una vacanza in Sardegna: «Con questa mostra ha aggiunto ho voluto cercare di trasmettere la grande emozione che questi murales, sempre storicamente attuali, lasciano, e che chi passa di persona da Orgosolo può provare». Ospite speciale dell'inaugurazione della mostra è stato Giuseppe Mesina del circolo culturale "Graria Deledda" di Parma, nato a Orgosolo e da anni residente nel parmense, che ha raccontato la storia e il contesto del suo paese natio e dei murales: Orgosolo è stato storicamente patria di contadini e pastori, non di rado in lotta contro vessazioni e espropri imposti dalle Istituzioni, ma anche di banditi. «Un paese ribelle da sempre ha spiegato Mesina , come quando nel 1969 per dieci giorni l'intero paese occupò a Pratobello un'area da pascolo che si voleva far diventare un campo da tiro». Proprio a quell'anno di lotta risalgono i primi murales di Orgosolo, realizzati dal gruppo anarchico milanese «Dionisio»; poi, negli anni Settanta, a proseguire l'opera artistica di creazione dei murales era stato il professore senese Francesco Del Casino. «A Del Casino tanti di noi di Orgosolo dobbiamo tanto ha sottolineato Mesina , perché coinvolgendo tanti giovani nella sua opera di creazione dei murales, li teneva lontani dalle strade e da cattive abitudini quando non erano a scuola». Ad oggi sono oltre 150 i murales di Orgosolo, che affrontano tematiche di ribellione e giustizia sociale e civile tanto legate al territorio sardo, quanto alle grandi questioni e conflitti a carattere internazionale • M.f.
Nella foto Giuseppe Mesina durante il suo intervento.